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Arriva Threads, l’alternativa a Twitter

Arriva Threads, l’alternativa a Twitter. Il gran giorno è finalmente arrivato: Meta, con comprensibile soddisfazione, ha lanciato ufficialmente la propria alternativa a Twitter. Si chiama Threads. L’app è già disponibile negli Stati Uniti e in Regno Unito e, a poche ore dal lancio, annovera già svariati milioni di download. Contenuti solo testuali a parte, però, Threads di Meta è davvero così simile a Twitter?

Arriva Threads, l’alternativa a Twitter

Del progetto si parlava già da tempo, almeno tra gli operatori del settore. Nel team di Zuckerberg circolava con un nome in codice, “P92”, riferito a una nuova piattaforma che aveva come obiettivo principale smantellare la posizione dominante di Twitter nel campo dei social network di solo testo (o quasi). Poi il lancio, alcuni giorni fa. Secondo Mark Zuckerberg, sarebbe stato scaricato nelle primissime ore di vitaalmeno cinque milioni di volte.

La sua filosofia

«Threads è il luogo in cui le community si riuniscono per discutere di tutto» recita la descrizione ufficiale dell’app su Google Play e l’App Store di Apple. Appare chiara la volontà di fare del nuovo social testuale di Meta il luogo ideale dove scambiarsi opinioni sui fatti del giorno, seguire le breaking news soprattutto se provenienti da paesi lontani o riguardanti argomenti di nicchia. E ancora, interagire con politici, giornalisti e personaggi famosi o commentare Sanremo o il Super Bowl o l’attesissima ultima puntata della propria serie preferita come succedeva in origine su Twitter.

500 battute al massimo

Ai tempi d’oro del social dei cinguettii è ispirata anche l’esistenza di un numero massimo di caratteri. Su Threads si possono condividere post di massimo 500 battute, spazi inclusi. Un limite molto più alto di quello di 140 caratteri per cui inizialmente Twitter si distingueva nel panorama dei social. .

Ci sono già utenti vip

I “throot” – così qualcuno ha già iniziato a chiamare i suoi post – possono contenere anche immagini e video dalla durata massima di cinque minuti. Gli altri utenti possono interagire con il singolo post su Threads mettendo like, commentandolo o condividendolo (in un’operazione molto simile al retweet). Tra gli utenti vip di Threads ci sono già Malala, Shakira e lo chef Gordon Ramsay. Oltre a youtuber con un certo seguito come Jake Paul e MrBeast e inevitabilmente Mark Zuckerberg.

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